mercoledì 7 settembre 2016

Il disegno industriale nella radio italiana

Una delle mie più grandi passioni da sempre è la musica. La radio mi affascina in tutti i suoi aspetti, dall’ascolto delle trasmissioni di ogni genere e lingua agli aspetti più tecnici del radiantismo, senza tralasciare la bellezza della radio quale oggetto di design.

Tra gli aspetti della storia della radio, quello riguardante il design richiederebbe molti approfondimenti e analisi, ad oggi solo parzialmente effettuati. Del resto l’Italia ha tradizioni importanti nel campo dell’arte e dell’estetica per trascurare il design degli apparecchi radio e, perché no, televisivi.

E’ stato un piacere scovare due pubblicazioni dedicate a questo tema ed edite dalla Sandit
Due pubblicazioni che rappresentano un punto di partenza per esaminare gli aspetti tecnici e storici che hanno caratterizzato le scelte e le soluzioni progettuali e di realizzazione di questo “elettrodomestico” che per tanti decenni ha costituito una compagnia insostituibile nonché un complemento d’arredo dei nostri ambienti.



La radio risponde alle diverse esigenze dei collezionisti di apparecchi da un lato, che cercano i soliti nomi e le rarità,  e dall’altro di coloro che, occasionalmente, cercano una radio per arredare ponendo attenzione alla forma, al colore, in definitiva al design


Nel tempo i migliori designer e architetti di tutto il mondo sono stati coinvolti dalle ditte e marche più famose e prestigiose, per progettare nuovi prodotti che rispondessero ai più moderni criteri del design industriale, facendo ottenere un vero e proprio valore aggiunto dell’apparecchio.


Alcuni tra i più famosi modelli di radio hanno rappresentato, e rappresentano ancora oggi, un vero e proprio “status symbol”, una vera icona del design Made in Italy.

Non è un caso che i migliori modelli della produzione italiana di radio, sono apprezzate in tutto il mondo ed esposte nei più prestigiosi musei ed esposizioni dedicate all’arte ed al design.


Brionvega radio TS 502 - 1964 
design di Marco Zanuso e Richard Sapper

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